Kenya 2010 - SandraMauri

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I nostri viaggi
KENYA
KENYA
AGOSTO 2010
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Come è nato il nostro viaggio in Kenya ?

Naturalmente dettato dalla passione per la fotografia che è sempre la scintilla principale che influisce sulla scelta delle mete dei nostri viaggi.
Quindi, navigando fra i vari forum e siti di fotografi naturalistici, abbiamo trovato una segnalazione relativa ad un sito di un ragazzo italiano di Milano, che si è trasferito in Kenya dove risiede oramai da qualche anno.
Il “ragazzo” italiano in questione, organizza safari in Kenya, ed il valore aggiunto è che si tratta di un fotografo professionista!!Quindi in quale combinazione migliore avremmo potuto sperare per un nostro viaggio ?

Abbiamo iniziato a scriverci qualche e-mail chiedendo chiarimenti e prezzi sui safari da lui organizzati . Poi approfittando del fatto che periodicamente ritorna a Milano, lo abbiamo anche incontrato per avere maggior di informazioni possibili.
Federico Veronesi (questo è il nome del ragazzo), organizza i propri safari avvalendosi della collaborazione di un’agenzia viaggi kenyota che si occupa delle prenotazioni degli hotel, trasferimenti da e per l’aeroporto e di eventuali voli interni. Federico invece si occupa in prima persona della guida della jeep , del workshop fotografico quotidiano e dello svolgimento effettivo dei safari. Ai partecipanti è lasciato il compito della prenotazione del volo internazionale per raggiungere il Kenya.
Se volete informazioni sui suoi viaggi che organizza clikkate QUI
Una volta raccolte tutte le informazioni necessarie, abbiamo prontamente deciso che il nostro prossimo viaggio sarebbe stato in Kenya con Federico.
Le date del viaggio sarebbero state dal 19 al 29 Agosto,(date definite da Federico) e dunque noi con largo anticipo (il 24 Dicembre) , abbiamo prenotato il volo internazionale per il Kenya con la Egypt Air.
Tutte le rimanenti prenotazioni sono state effettuate dall’agenzia locale, su precise indicazioni di Federico. Abbiamo dunque contattato direttamente l’agenzia per i versamenti delle quote viaggio per i trasferimenti e per i voli interni.
Auto e trasporti: Siamo arrivati con il volo Egypt Air a Nairobi e un autista ci ha accompagnato all’aeroporto Kenyatta di Nairobi per il volo interno che ci avrebbe portato alla Riserva Samburu per i nostri primi 3 giorni di safari. Federico ci attendeva direttamente là.
Per tutta la durata della nostra vacanza abbiamo vissuto (è proprio il caso di dirlo) su di una jeep , condividendo i 6 posti disponibili con altri 2 ragazzi, oltre a Federico. Naturalmente la jeep era attrezzata specificatamente per i safari fotografici. Quindi con il tetto apribile per poter scattare foto anche stando in piedi, e con sacchetti pieni di fagioli secchi quali appoggio per le macchine fotografiche per le foto dai finestrini.
Pernottamenti: L’itinerario della nostra vacanza è stato strutturato in maniera tale da permetterci la visita di 3 parchi diversi. Siamo partiti dalla Riserva Samburu, poi il Nakuru Park ed infine il mitico Masai Mara. Nei primi 2 parchi abbiamo pernottato in Lodge di discreto livello. Nel Mara abbiamo invece pernottato in tenda. Per quest’ultima sistemazione è stato necessario un po’ di spirito di adattamento, è vero..ma l’emozione di dormire nel bush ascoltando i richiami notturni di tantissimi animali è stata un’emozione unica ed impagabile.
Pasti e cibo: Tutte le sistemazioni prevedevano la pensione completa.
Ma la vacanza solo- safari, scombussola un po’ gli orari e i ritmi soliti di una vacanza tipo. Tutte le mattine la sveglia suonava alle 5.00. Il tempo di vestirsi, preparare tutta l’attrezzatura fotografica, un caffè veloce e la giornata aveva inizio.
Non vi era dunque il tempo per la canonica colazione, quindi il lodge preparava per ognuno dei partecipanti un breakfast box d’asporto con frutta, succo di frutta, pane, pancetta, uova ecc..che consumavamo in jeep quando non vi erano situazioni particolarmente interessanti .(a dire la verità noi l’abbiamo utilizzato molto poco..ma di certo non eravamo in safari per dedicarci al cibo!)
Rientravamo in hotel verso le 13.30 per pranzo e per un po’ di relax fino alle 15.30, ora in cui ci si ritrovava per uscire per il safari pomeridiano.
Tornavamo ai lodge alla sera non prima delle 19.00 , o comunque finchè la luce ci permetteva ancora foto o situazioni particolarmente interessanti, poi finalmente una doccia per rigenerarci, cena e anche dopo cena commenti ed impressioni sulla giornata di safari trascorsa. Generalmente ci ritiravamo nelle nostre camere non più tardi delle 22.00 perchè il mattino dopo la sveglia era già puntata alle 5.00 e le giornate erano veramente molto intense.
PClima: Abbiamo trovato climi molto differenti a seconda del Parco.
Innanzitutto all’arrivo a Nairobi (1700 mt.slm) abbiamo trovato veramente freddo!! Poi abbiamo patito molto,molto caldo al Samburu Reserve.
Molto freddo, umidità e pioggia invece al Parco Nakuru per poi assestarci finalmente con il clima discretamente caldo di giorno e discretamente fresco di sera al Masai Mara.
Sicurezza: Abbiamo sempre vissuto all’interno dei Parchi, a parte durante i tragitti di trasferimento da un parco all’altro, dove eravamo sempre e comunque in gruppo.
Non possiamo dunque esprimere un’effettiva impressione in tema di sicurezza in Kenya , ma abbiamo trovato molta povertà e il turista con l’ attrezzatura fotografica cattura sempre l’attenzione e gli sguardi .
Vaccini e medicinali: Per i parchi che abbiamo visitato, nessuna vaccinazione era obbligatoria, ma FORTEMENTE consigliate:
epatite a –epatite b –antitetanica- febbre gialla- antitifica . Noi le abbiamo fatte tutte
Solito bagaglio di medicinali ( assolutamente necessario portare da casa tutto )
Utilizzati, soprattutto gli ultimi giorni del viaggio, probabilmente nel campo tendato mobile del Masai Mara, le condizioni igieniche non erano il massimo: disinfettante intestinale (antibiotico tipo Bimixin), anti nausea (tipo Polase) .
Parchi: Parliamo ora un po’ più dettagliatamente dei Parchi che abbiamo visitato.
Samburu Reserve. L’impressione che abbiamo avuto è che si tratti di un parco molto selvaggio con diversi ecosistemi. Le strade sterrate, piene di sassi, molto ma molto dissestate, molta polvere e clima torrido molto difficile. Nello stesso tempo il fiume assicura refrigerio e acqua necessaria ai numerosi branchi di elefanti presenti
E’ stato il parco che ci ha regalato l’emozione di assistere alla caccia del leopardo (situazione molto rara) e di avvistare la giraffa reticolata, le zebre di Grevy e i Gerenuch cioè la gazzella giraffa. Specie di animali endemici di questa riserva che diversamente non avremmo avuto altra occasione di avvistare.
Nakuru Park. Il Parco dei fenicotteri rosa. A differenza del Samburu, il Nakuru ha un clima completamente diverso (perlomeno nel mese di Agosto in cui lo abbiamo visitato noi).

Frequenti e abbondanti pioggie ci hanno accompagnato durante i giorni di permanenza e i sentieri secondari del parco spesso allagate ci costringevano a dietro-front o a veri e propri guadi

La caratteristica principale di questo parco è il lago con i fenicotteri rosa, che in seguito alla migrazione dal lago Natron in Tanzania, si ritrovano qui in gruppi numerossissimi.
Altra caratterisitica di questo parco sono le rare giraffe di Rothschild la numerosa presenza di rinoceronti bianche e neri, e i favolosi leoni arrampicatori.

Gli unici felini che amano arrampicarsi sugli alberi sono i leopardi, ma in questo parco anche i leoni si dedicano a questa attività . Probabilmente le piogge abbondanti rendono il terreno molto bagnato e anche i leoni, per cercare un riparo più asciutto, si arrampicano sui rami degli alberi. E’ stato uno spettacolo bellissimo, e le foto scattate ne forniscono un chiaro esempio .
Masai Mara. La riserva africana per eccellenza. Quando si immagina l’Africa, la vera Africa , con i paesaggi, gli animali, le scene di caccia o delle grandi migrazioni.. bhè si pensa al Masai Mara. Non a caso la maggior parte dei documentari sono girati proprio qui.
Casa dire del Mara? E’ impossibile poter descrivere cosa è veramente. Ovunque si giri lo sguardo si trova qualche situazione che toglie il respiro : il tramonto, la famiglia di ghepardi che gioca, il crossing degli gnu, il vecchio leone stanco che si riposa sotto un albero e mille ,mille altre che ci fanno perdere completamente il senso della civiltà ma che ci fanno sentire sempre più parte integrante della natura che ci circonda.
Assolutamente da vedere.
Considerazioni varie sul viaggio: Avendo già avuto modo di visitare i Parchi del Sud Africa, per noi il paragone tra le due vacanze, nasce spontaneo.
Nessun tipo di paragone, secondo il nostro parere e la nostra esperienza, è però possibile.
Sono 2 vacanze assolutamente differenti. Il Sudafrica è gestibile in autonomia con fly and drive, il Kenya no. Il Sudafrica offre la possibilità di visitare e pernottare all’interno dei parchi in autonomia, il Kenya no. Le strade in Sudafrica sono perfette e precorribili tranquillamente, in Kenya no.
Ma il Kenya ricambia tutte queste limitazioni con le emozioni che si vivono visitando i parchi e avendo modo di vivere da vicino gli animali, anzi di vivere con gli animali. Trascorrendo le ore nel Mara, in silenzio ad osservare si riesce magicamente a perdere il contatto con la civiltà e ci si immedesima nella vita del magico bush.
Ma appena decollati per il ritorno verso casa ci accorgiamo che una parte di noi è rimasta là .. con gli animali, e che la voglia di tornare indietro è già pressante.
A questa voglia comunemente si dà un nome : MAL D’AFRICA.
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